Jorge Luis Birkin – 1 biografia e 1 diario

Seguendo il gusto caotico delle giornate ho portato avanti la lettura in parallelo dei Diari di Jane Birkin e di una recente biografia di Jorge Luis Borges. Da una parte l’estremo gusto per una vita dove, a conti fatti, la parte lavorativa quasi non appare, dall’altra l’autentico uomo letteratura, votato senza soluzione di continuità alla tarea literaria.

A. Vaccaro, Borges, Vida y Literatura, Emece Editores 2023, 680 pagine

La biografia dell’attentissimo Alejandro Vaccaro, forse da intitolare più Literatura y Vida invece di Vida y Literatura, mette in luce la dimensione quasi a-biografica dell’esistenza di Borges. Lui che invocava e forse desiderava davvero l’oblio, ha ottenuto tale risultato per quanto riguarda la sua esistenza come essere umano. La biografia è una successione di riviste fondate, collaborazioni, racconti, lettere, qualche manifesto, viaggi e premi, un turbinio di opinioni. Per brevi intervalli compaiono aspetti biografici, il padre, la madre, la sorella (poco) il matrimonio, la recentemente scomparsa Maria Kodama (figura fuggevolissima forse per evitare problemi di pubblicazione, data la sua carica di vestale del culto). Le vicissitudini politiche che ricaddero in parte sulla sua testa, notoria è la persecuzione ad opera di servi sciocchi del peronismo, sono forse gli unici momenti canonicamente biografici del volume. La vita di Borges pare costituita da parentesi minime, perfino la cecità non è un dato così ampio se non come spunto per conferenze e letteratura. Un documento fondamentale da prendere e leggere più come una enciclopedia piuttosto che una biografia. Volete sapere cosa pubblicò il tal anno? Ecco. Quale rivista fondò? Ecco. Recuperare un prologo o la versione originaria di una dedica? Trovate tutto.

Dall’altra parte i piacevolissimi diari della Birkin (primo volume, dalla giovinezza fino alla dolorosa separazione da Serge). A quanto pare il volume è fedele riproduzione del testo originale. La Birkin, già malata gravemente negli ultimi anni, si dedicò come ultimo compito a questa raccolta, selezione, commento (molte delle pagine sono accompagnate da commenti che inquadrano e contestualizzano i riferimenti) e pubblicazione. Lettura rinfescante, soprattutto per i primi anni. La fase calante del suo rapporto con Gainsbourg è molto cupa e imbevuta di un logorio autodistruttivo, riflesso del passaggio da Gainsbour a Gainsbarre, l’alter ego suicida del cantante. Certamente è una successione di immagini di vita, vita esterna & vita intima, i cacciatori di notizie succose in merito a questo o l’altro film non troveranno grandissimi dati, ne accenna, ma si mantiene in generale più proiettata a quanto accadeva al di fuori del lavoro. Le sue speranze, il difficile rapporto con le sue coetanee, il primo matrimonio, la lotta per accettarsi, finendo per trovare nella Francia la Nazione ideale per il suo “tipo”. La cosa più sorprendente è che, se dobbiamo prestare fede alla autenticità degli scritti (perché no?) emerge una figura identica a quella che si poteva vedere in interviste e documentari, rispecchiando perfettamente anche la sua evoluzione negli anni (ulteriore prova di autenticità del testo).

J. Birkin, Diarios 1957-1982, Munkey Diaries, Monstruo Bicéfalo 2023, 302 pagine


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